Tutto iniziò con il lancio di un sasso nel vuoto e qualche interminabile secondo per determinare la profondità della cavità appena scoperta. Così la prima grotta, la meravigliosa Grotta del Fiume, del più ampio complesso ecosistema sotterraneo delle Grotte di Frasassi, fu consegnata all'ammirazione dell'uomo.
Un insieme di grotte carsiche sotterranee che si trovano presso il comune di Genga, all'interno dell'area del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, le Grotte di Frasassi sono considerate uno degli spettacoli più affascinanti di tutto il nostro Paese e sono, senza dubbio, il più grande complesso di grotte sotterranee in Europa.
Chi ha scoperto le Grotte di Frasassi?
Le prime ricerche risalgono al 1948, quando un gruppo speleologico marchigiano di Ancona iniziò alcune attività d'indagine sul territorio di Genga. Nello stesso anno, il 28 giugno, Mario Marchetti componente del Gruppo Speleologico marchigiano di Ancona scoprì l'ingresso della Grotta del Fiume.
Fu un susseguirsi di spedizioni e di numerose esplorazioni quando nel 1966 un altro componente del Gruppo Speleologico fabrianese Maurizio Borioni trovò all'interno della Grotta del Fiume un'ulteriore diramazione, della lunghezza di oltre 1 km.
Nel 1971 un altro gruppo di giovani provenienti dalla città di Jesi venne attirato da una forte corrente d'aria che fuoriusciva da una piccola apertura. Dopo circa un mese di lavori per ampliare il passaggio, oltrepassarono quella che sarà definita la "Strettoria del tarlo" e da quel momento fu resa accessibile una fitta rete di gallerie, cunicoli, pozzi e grotte per una lunghezza di circa 5 km. Di lì a qualche mese la scoperta più rilevante. Rolando Silvestri trovò un piccolo imbocco alle pendici nord del monte Vallemontagnana, e dopo l'ingresso in una piccola sala, arrivò ad una grotta ben più ampia e profonda, oltre 100 m secondo i calcoli effettuati dopo il lancio di un sasso. Fu battezzata la Grotta Grande del Vento.
Muniti di attrezzatura necessaria con una nuova spedizione il Gruppo Speleologico si calò nell'enorme grotta sottostante a cui venne dato il nome di Abisso Ancona.
Dopo la scoperta della congiunzione tra le due grotte, tramite quella che fu denominata Condotta dei fabrianesi, si creò un enorme labirinto di ambienti sotterranei che si susseguono incessantemente per oltre 13 km.
Nel 1972 venne costituito il Consorzio Frasassi, con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare le Grotte di Frasassi. Vennero realizzate condizioni minime d'accesso a questi luoghi incantevoli e nel 1974 fu inaugurata la prima apertura al pubblico.
La formazione
All’interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia.
L’acqua del fiume Sentino, scorrendo fra le rocce e penetrando nelle grandi faglie, discioglie piccole quantità di calcare e cadendo a terra, nel corso di uno stillicidio che dura millenni, le deposita e forma delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme a volte anche curiose. Queste si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l’alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità).
Dove si trovano le Grotte di Frasassi?
Le Grotte di Frasassi si trovano nel comune di Genga. È possibile arrivare in auto e parcheggiare in un comodo parcheggio poco distante, prendere la navetta che vi condurrà all'ingresso.
Dove nasce la nostra Acqua
La maestosità delle Grotte di Frasassi custodisce e protegge la sorgente della nostra acqua. L'acqua del Fiume Sentino nel corso degli anni si è inserita nelle strutture geologiche del complesso montuoso dell'area dell'attuale Parco Naturale. Questi corsi d'acqua filtrando in profondità attraverso le fratture della roccia calcarea si arricchiscono di preziosi minerali, acquisendo caratteri peculiari di limpidezza e naturalezza.
Un equilibrio iniziato milioni di anni fa che dona ad Acqua Frasassi una composizione chimica adatta a tutta la famiglia, grandi e piccoli, indicata per diete povere di sodio e per la preparazione degli alimenti dei lattanti.